Le tecniche psicocorporee

Progetto La violenza di genere che non degenera

LE TECNICHE PSICOCORPOREE

L’attenzione sempre maggiore data al corpo in psicoterapia negli ultimi anni è accresciuta grazie anche all’esplosione delle neuroscienze, in particolare le Neuroscienze affettive, (Panksepp) facendo scaturire un rinnovato interesse del ruolo delle emozioni nello sviluppo umano e la loro influenza sul corpo e sulla psiche come unità indivisibile.

Questo ha incrementato l’utilizzo delle tecniche psicocorporee nei percorsi di sostegno psicologico, nelle sedute di psicoterapia come anche all’interno di gruppi terapeutici agevolando il lavoro e rendendo più completo ed efficace il trattamento della persona.

Le tecniche psicocorporee non sono definite solo dal fatto che si interviene direttamente anche sul corpo, bensì da una differente teoria del funzionamento mente-corpo: non più di tipo piramidale con una mente che controlla tutto dall’alto ma di tipo circolare, in cui tutti i vari piani psicocorporei contribuiscono in modo paritario alla complessa organizzazione dell’organismo (Rispoli, 1993).

La danza-movimento- terapia rientra tra le tecniche psicocorporee utilizzata anche per fini terapeutici, di sostegno e di cura.

LA DANZA-MOVIMENTO-TERAPIA

L’utilizzo per scopi “curativi” della danza è radicata nella storia dell’umanità: essa è stata presso tutti i popoli e in varie epoche l’espressione, mediante il movimento danzato, di sequenze significanti, di contenuti che trascendono il significato delle parole.

La danza ha costituito e costituisce un modo di conoscenza e di comprensione sintetica ed immediata del mondo. Gli studi antropologico-culturali delle società tradizionali e di alcune tribù indigene (De Martino, 2002) mostrano come in tali popolazioni l’attività di cura non fosse disgiunta dalle pratiche magico-religiose caratterizzate dall’esecuzione di rituali in cui il movimento e la danza avevano un ruolo predominante.

La danza viene quindi ad assumere un significato sacrale, religioso e sociale in cui il movimento del corpo viene a far parte di un movimento più ampio che interessa la collettività, la natura, e le diverse forme di sacralità (Frigoli, 1980). Nel contesto rituale e di gruppo, il singolo realizza la propria individualità e slegato da esso non potrebbe aver accesso al sacro.

In particolare la danza movimento terapia è una metodologia che poggia su basi teoriche comuni a più discipline e si propone di contribuire all’armonico sviluppo dell’individuo attraverso l’uso del movimento creativo, inteso come mezzo per la scoperta di sé, del proprio corpo e delle sue capacità espressive facilitando l’accesso a contenuti e vissuti emozionali della persona.  Il movimento non è quindi considerato come apprendimento motorio meccanico e tecnico, ma si propone di stimolare in ogni singola persona la sua unicità espressiva.

L’American Dance Therapy Association definisce la Danzaterapia come l’utilizzazione terapeutica del movimento in quanto processo per aiutare l’individuo a ritrovare la propria unità psicocorporea”. La danza terapia possiede infatti una triplice specificità che ci permette di capire in che modo essa possa contribuire al benessere psicofisico della persona è allo stesso tempo linguaggio e quindi canale espressivo della personalità, attività corporea e arte, quindi contribuisce a stimolare il piacere funzionale essendo anche un’attività fisica che comporta l’utilizzazione del corpo a livello globale a cui si associa una sensazione di soddisfazione e di piacere nel movimento; la riscoperta del piacere ritmico e coordinato, un piacere originario che riconduce ad un affinamento dello schema corporeo migliorando l’immagine di sé che si costruisce anche attraverso la relazione con l’altro (Schott- Billmann, 1985); il perfezionamento delle funzioni psicomotorie infatti attraverso il movimento, il ritmo e la musica vengono affinate capacità motorie quali l’equilibrio, la postura, la precisione e la coordinazione del movimento, l’armonia della gestualità del proprio corpo, come anche l’utilizzo dello spazio, la percezione del tempo, consentendo di sperimentare una motricità globale e quindi una completezza armonica del corpo; l’unità psicocorporea: il piacere che si sperimenta nel percepire il proprio corpo in azione permette di sperimentare uno stato di benessere e completezza migliorando l’immagine di sé e consentendo l’integrazione tra gli aspetti psichici e corporei.

Dott.ssa Pamela Cirilli, psicologa esperta in tecniche psicocorporee, danza movimento terapeuta

cirillipamela@gmail.com

Nel periodo estivo non vi lasciamo soli con la violenza

Come ogni estate anche quest’anno non vi lasciamo soli con la violenza. Nell’augurarvi una felice estate vi ricordiamo che dal 1° agosto fino al 1° settembre 2019 è possibile contattare il centro di ascolto e orientamento psicologico e legale per le vittime e autori di violenza e stalking via mail all’indirizzo info@offender.eu, al numero 3924401939 dalle 12:00 alle 16:00 nello stesso orario sarà attivo anche il servizio di ascolto e consulenza tramite la APP OFFENDER scaricabile gratuitamente nella versione Android da Google Play e nella versione IOS da APP Store.

Riproduzione riservata AIPC Editore 2019

Al momento è in atto il progetto “La violenza di genere che non degenera” vincitore del bando finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari Opportunità. I finanziamenti permettono di offrire il protocollo A.I.P.C.© a tutte le persone colpite dalla violenza, in particolare i presunti autori di violenza e stalking. 

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