Cambiamento: la fondamentale integrazione mente-corpo (prima parte)

Progetto La violenza di genere che non degenera

Cambiamento: la fondamentale integrazione mente-corpo (prima parte)

Il cambiamento fa parte della vita stessa, anche quando vorremmo che ogni cosa restasse “così com’è”, immutabile e “per sempre” , quasi a trattenere quel periodo, momento o istante di vita, la mutevolezza non solo di ciò che ci circonda ma anche quella che avviene costantemente dentro di noi, cambia le carte in tavola, i nostri stati d’animo, le nostre sensazioni ed emozioni, i nostri pensieri e comportamenti,  non siamo più quello che fino a qualche tempo prima o spesso anche a qualche istante prima eravamo…

Questo perché la vita è movimento, azione e spesso sconvolge i nostri piani e noi stessi siamo persone vive e in quanto tali in continua trasformazione.

 A volte il cambiamento lo vorremmo attuare noi stessi, pensiamo, escogitiamo modi e programmi perfetti da mettere in atto nel momento in cui saremo pronti a farlo o alla scadenza che ci siamo dati. Nel tentativo di migliorare la nostra qualità di vita ci sollecitiamo anche attraverso gli stessi mantra ricorrenti: “Se lo vuoi davvero, devi farlo!…Da lunedì inizierò la dieta!…. Da domani mi iscriverò in palestra!” e via dicendo, tuttavia non sempre i bei progetti che ci siamo prefissati avvengono o vanno a buon fine, ci sono giorni in cui risulta difficoltoso perfino prenotare una visita dal medico o andare dal dentista. La volontà che avevamo in partenza vacilla non appena siamo sotto stress o distratti dalle molteplici attività giornaliere.

Portare a termine obiettivi a lungo termine, richiede l’attivazione della memoria volontaria e spesso l’autocontrollo non è sufficiente a sorreggere una motivazione prolungata; è necessario che intervenga una memoria più profonda che coinvolga le nostre emozioni più intense e vada ad integrare le direttive che ci siamo dati: questa è la memoria esperienziale. Questo tipo di memoria cattura la nostra attenzione e aiuta a motivarci attraverso vissuti emotivi che possono essere molto potenti. Spesso  agisce al di là della consapevolezza cosciente e invece di conservare nella mente un’idea verbale (Devo dimagrire, devo fare sport), utilizza i cosiddetti marcatori somatici  (Damasio, 2000). Essi sono sensazioni fisiche, corporee o emozioni basate su esperienze o sentimenti vissuti nel passato più o meno recente che si esplicano attraverso varie attivazioni corporee quali ad esempio i crampi allo stomaco quando entriamo in ansia, il rossore del volto quando siamo imbarazzati o arrabbiati, il respiro fluente quando siamo rilassati, che contribuiscono a percepire uno stato di allarme o benessere fungendo da trigger (grilletti) emotivi che dirigono le nostre azioni e comportamenti impedendole o bloccandole.

Il motivo per cui tali memorie esperienziali influenzano i nostri comportamenti ed azioni è la loro involontarietà, non vengono infatti attivati mediante la volontà e allo stesso tempo forniscono informazioni che non derivano dalla mente cosciente.

Le emozioni comunicano attraverso il corpo e sono di fondamentale importanza per la gestione della vita. Secondo Daniel Goleman (1997) sono responsabili dell’ottanta per cento dei successi o insuccessi della nostra vita, ne consegue che affidarsi soltanto ad un livello prettamente cognitivo, di pensiero, escludendo il livello fondamentale dell’emozione che si manifesta attraverso lo stato di attivazione del nostro corpo, rende inefficace e debole qualsiasi tipo di cambiamento si voglia attuare per migliorare la propria qualità di vita.

Dott.ssa Pamela Cirilli, Psicoga e Psicoterapeuta, danza terapeuta.                        

BIBLIOGRAFIA:

Damasio, A. (2000), Emozioni e coscienza, Adelphi, Milano.

Goleman, D. (1997), Intelligenza emotiva, Rl Libri, Milano 2000

Centro Italiano trattamento delle relazioni violente sede di Roma e Pescara https://www.offender.eu/news/Sede-di-Roma-e-Pescara.-Centro-Italiano-trattamento-delle-relazioni-violente-.html

Il Centro è aperto a tutte le persone senza distinzione di genere che stanno vivendo una relazione disfunzionale e violenta. I professionisti volontari del Centro sono disponibili ad eventuali collaborazioni con liberi professionisti, enti pubblici e privati.

Per appuntamenti ed informazioni

Numero Nazionale 06442426573 (dal lunedì’ al venerdì’ orario 09:00_19:00). Numero Nazionale 39 392 440 1930 (festivi e fine settimana orario 12:00_16:00)

Sito: www.offender.eu   Mail: info@offender.euAl momento è in atto il progetto “La violenza di genere che non degenera” vincitore del bando finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari Opportunità. I finanziamenti permettono di offrire il protocollo A.I.P.C.© a tutte le persone colpite dalla violenza, in particolare i presunti autori di violenza e stalking. 

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