Il con-tatto ai tempi del coronavirus. (quinta parte)

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Il con-tatto ai tempi del coronavirus. (quinta parte)

È vero, siamo nel 2020 e abbiamo la fortuna di vivere in un paese industrializzato dove il progresso tecnologico nel corso del tempo ha creato il varco di accesso a qualsiasi tipo di canale telematico su scala mondiale. Basti pensare ai social media quali Facebook, Instagram e Twitter, ai siti di messaggistica istantanea come Messenger, Whatsapp o Telegram, ai siti d’incontri online per qualsiasi orientamento sessuale o, ancora, alle piattaforme di sviluppo di contatti professionali come Linkedin.

Pur contrassegnati da simboli, colori, funzionalità e scopi diversi, nell’insieme altro non sono che assemblamenti infiniti di reti intrecciate che permettono di entrare in contatto con gente sparsa in tutto il mondo; congegni utili a ridurre distanze forzate in alcuni casi ma, purtroppo, in altri, alimentatori di nocivo isolamento.

Numerose ricerche hanno, infatti, evidenziato come, sia l’iperconnessione attraverso internet e i social media, sia la diminuzione delle occasioni di contatto vero favorirebbero l’aumento degli stati depressivi per il disagio della solitudine e della distanza che proviamo dagli altri e da noi stessi. Inutile andare troppo lontano: oggigiorno anche una semplice corsa in metropolitana con uno smartphone in mano è diventata scudo per potersi estraniare da qualsiasi cosa accada nel raggio di pochissimi millimetri di distanza.

Lo scenario è sempre lo stesso: un’infinità di occhi rivolti su uno schermo illuminato, migliaia di dita che scorrono su una tastiera virtuale, migliaia di pagine web aperte; nessuna parola scambiata, nessuno sguardo lanciato, nessuna attenzione catturata.

Eppure, in questo preciso istante, è chiaro che mantenere i contatti attraverso i mezzi di comunicazione tecnologici possa permettere di salvaguardare la relazione dal disagio provocato da questa situazione di emergenza, così come, distrarci dalla monotonia quotidiana e dai pensieri negativi colmi di ansia e terrore.

Continua …

Nell’ambito del progetto “La violenza di genere che non degenera”, vincitore del bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità (2017), per il finanziamento di progetti volti alla prevenzione e contrasto della violenza verso le donne anche in attuazione della convenzione di Istanbul – Linea C) Programmi di trattamento degli uomini maltrattanti:

Si è tenuto il 17 aprile 2020 – Workshop a distanza gratuito “La centralità del trattamento delle persone violente per una efficace prevenzione” – Il protocollo scientifico integrato A.I.P.C. – ®OFFENDER. https://www.offender.eu/news/17-aprile-2020-dalle-ore-10:00-alle-ore-13:00-Workshop-a-distanza:-La-centralit%C3%A0-del-trattamento-delle-persone-violente-per-una-efficace-prevenzione..html

Il con-tatto ai tempi del coronavirus (prima parte) https://www.offender.eu/articoli/Delitti-Familiari-Il-con-tatto-ai-tempi-del-coronavirus-(pima-Parte).html

Il con-tatto ai tempi del coronavirus (seconda parte) https://www.offender.eu/articoli/Delitti-Familiari-Il-con-tatto-ai-tempi-del-coronavirus.-(seconda-parte).html

Il con-tatto ai tempi del coronavirus (terza parte) https://www.offender.eu/articoli/Delitti-Familiari-Il-con-tatto-ai-tempi-del-coronavirus.-(terza-parte).html

Il con-tatto ai tempi del coronavirus (quarta parte) https://www.offender.eu/articoli/Delitti-Familiari-Il-con-tatto-ai-tempi-del-coronavirus.-(quarta-parte).html

“La percezione della paura: guardare il mondo al di sopra di una mascherina”  (seconda parte)   https://www.offender.eu/articoli/Generale-%E2%80%9CLa-percezione-della-paura:-guardare-il-mondo-al-di-sopra-di-una-mascherina%E2%80%9D–(seconda-parte).html

“La percezione della paura: guardare il mondo al di sopra di una mascherina”  (prima parte) https://www.offender.eu/articoli/Generale-%E2%80%9CLa-percezione-della-paura:-guardare-il-mondo-al-di-sopra-di-una-mascherina%E2%80%9D-(Prima-parte).html

“Progettare” l’incertezza del futuro per gestire l’ansia e la paura ai tempi del Coronavirus https://www.offender.eu/articoli/Delitti-Familiari-%E2%80%9CProgettare%E2%80%9D-l%E2%80%99incertezza-del-futuro-per-gestire-l%E2%80%99ansia-e-la-paura-ai-tempi-del-Coronavirus.html

Una società controllante sotto attacco del coronavirus: come finirà? (prima parte) https://www.offender.eu/articoli/Delitti-Familiari-Una-societ%C3%A0-controllante-sotto-attacco-del-coronavirus:-come-finira’–(prima-parte)-.html

Una società controllante sotto attacco del coronavirus: come finirà? (seconda parte) https://www.offender.eu/articoli/Delitti-Familiari-Una-societ%C3%A0-controllante-sotto-attacco-del-coronavirus:-come-finira’-(seconda-parte)-.html

Il profilo di comunità e delle persone violente ai tempi del coronavirus. https://www.offender.eu/articoli/Generale-Il-profilo-di-comunit%C3%A0-e-delle-persone-violente-ai-tempi-del-coronavirus..html

Il senso di appartenenza “draconiano”, ai tempi del coronavirus (prima parte) https://www.offender.eu/articoli/Delitti-Familiari-Il-senso-di-appartenenza-%E2%80%9Cdraconiano%E2%80%9D,-ai-tempi-del-coronavirus-(1).-.html

Il senso di appartenenza “draconiano”, ai tempi del coronavirus (seconda parte) https://www.offender.eu/articoli/Delitti-Familiari-Il-senso-di-appartenenza-%E2%80%9Cdraconiano%E2%80%9D,-ai-tempi-del-coronavirus-(seconda-parte).html

Le relazioni violente, in una società draconiana, ai tempi del coronavirus https://www.offender.eu/articoli/Centro-Presunti-Autori-Le-relazioni-violente,-in-una-societ%C3%A0-draconiana,-ai-tempi-del-coronavirus.html

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Riferimenti bibliografici

Battaglia, P. (2015). Contatto fisico e comunicazione emotiva.

Fiore, F. (2017). John Bowlby e la teoria dell’attaccacamento. Introduzione alla Psicologia. Rivista: State of Mind. Il giornale delle scienze psicologiche.

Palmonari, A., Cavazza, N., Rubini, M. (2012). Psicologia Sociale. Secondo Edizione. Il mulino.

Soldani, S. (2016). Che cos’è la prossemica? Rivista: Scienza e conoscenza. Sez: Neuroscenze e Cervello.

Riproduzione riservata ©A.I.P.C. Editore 2020

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