Psicologia e cinema. Il MOVENTE: il connubio perfetto tra finzione e realtà. (seconda parte)

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Il MOVENTE: il connubio perfetto tra finzione e realtà. (seconda parte)

All’interno del film, l’aspirante scrittore, infatti, tormentato dalla fama del successo, dopo aver elaborato e approfondito intensamente il suo progetto,  adesca per prima Lola (interpretata da Adelfa Calvo) la portinaia chiacchierona del condominio, nonché una povera donna affranta da un marito poco attento e  rispettoso del suo essere, con la quale instaura persino un rapporto sessuale al fine di estorcere informazioni sempre più raffinate e dettagliate su altri inquilini del palazzo tra cui, in particolare, un ex generale franchista in pensione ( interpretato da Rafael Tellez), in profondo conflitto con le banche  e due immigrati messicani in gravi difficoltà economiche: Enrique ed Irene.

Una volta studiati a fondo nei loro punti di forza e debolezza e dopo aver innescato continui e “sporchi” giochi manipolativi nei loro confronti, Álvaro, progetta un piano diabolico che, per la prima volta, sembra conferirgli la possibilità di sentirsi soddisfatto, capace di costruire una trama con un corpo e un’anima vera, dove, ben presto però, realtà e finzione, mescolate con intensa confusione, sortiranno effetti drammatici sulla sua stessa vita.

Nel complesso, pur essendo connotato da intensa drammaticità, i toni thriller ed inquieti della pellicola emergono in diverse occasioni: a renderne esempio vi sono, infatti, diverse scene: a) quella in cui, dalla finestra del suo bagno, ogni sera, Álvaro, spia costantemente i suoi vicini messicani, registrando le loro conversazioni al fine di ottenere materiale su cui lavorare e scrivere, b) quella in cui le attenzioni della scomoda “amante” portinaia, adescata con scatole di cioccolatini e finto interesse sessuale, diventano sempre più pressanti, c) o ancora, quella dove l’inesistente passione per il gioco degli Scacchi (sul quale il protagonista stesso si esercita  online) gli permette di conquistare la piena fiducia dell’ex generale franchista, sito al 5 piano del condominio.

In tali occasioni, totalmente incurante delle necessità e sofferenze altrui, e smosso esclusivamente dal desiderio di ergersi a cinico manipolatore, Álvaro continua, infatti, dritto per la sua strada.

Purtroppo, o per fortuna, il suo fallimento si esprime, tuttavia, proprio nel desiderio di voler rappresentare una realtà verosimile con eventi fittizi, i cui conflitti e il cui realismo non sono gestibili come all’interno di una vera opera narrativa.

Ciò che si può affermare osservando la storia inspessirsi e cambiare continuamente volto, attraverso inganni e colpi di scena, dettati dal suo volere, è, infatti, che, ciò per cui Álvaro lotta incessantemente è il sogno di superare se stesso e sui limiti.

Facendo proprie le parole di dramma citate all’inizio del film, ovvero quelle per cui l’eroe cerca di superare tutti gli ostacoli che gli impediscono di raggiungere un traguardo altamente irrinunciabile, il protagonista, costantemente dubbioso di se stesso e in cerca di incoraggiamento altrui, si mostra disposto a far tutto: indaga, esplora e scopre fino a prendere, forse anche inconsapevolmente, una decisione molto rischiosa: quella di avvicinarsi talmente tanto ai personaggi del suo scritto fino a provocare un ribaltamento di ruoli e a creare una realtà incontrollabile di cui, inevitabilmente, resta prigioniero, passando così da scaltro manipolatore a vittima indifesa del suo stesso cinico destino.

FILMOGRAFIA

Manuel Martin Cuenca. Il movente (El autor). Spagna, Messico: 2017.

Esercizio di rilasssamento per uno stato di iperattivazione sensomotoria https://www.offender.eu/articoli/Centro-Presunti-Autori-Esercizio-di-rilassamento-per-uno-stato-di-iperattivazione-sensomotoria.html

SAVE THE DATE: 25 giugno 2020 ore 16:00/18:00 WORKSHOP a distanza “La violenza: dall’eziologia al trattamento. La necessità di un protocollo scientifico.” https://www.offender.eu/news/25-giugno-2020,-orario-16:00_18:00-Workshop-a-distanza-gratuito:-La-violenza:-dall’eziologia-al-trattamento.-La-necessit%C3%A0-di-un-protocollo-scientifico..html

Questo articolo rientra nelle attività del progetto “La violenza di genere che non degenera”, vincitore del bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità (2017), per il finanziamento di progetti volti alla prevenzione e contrasto della violenza verso le donne anche in attuazione della convenzione di Istanbul – Linea C) Programmi di trattamento degli uomini maltrattanti.

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Riproduzione riservata ©A.I.P.C. Editore 2020

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