Il fenomeno dell’AVTP: adolescenti violenti verso i genitori

The phenomenon of AVTP: adolescent violence toward parents

Abstract

Il fenomeno della violenza degli adolescenti verso i genitori sembra essere spesso trascurato dai ricercatori e dai professionisti della violenza in famiglia, nonostante ci sia una mole di dati crescente che suggerisce la sua diffusione. Questo articolo presenta una panoramica delle conoscenze attuali sulla violenza degli adolescenti verso i genitori, considerando le questioni relative alla definizione, alla prevalenza, l’impatto e le caratteristiche chiave dei perpetratori. Si conclude che sia le risposte cliniche che quelle della giustizia attualmente non sono ben informate dalla conoscenza di base delle circostanze in cui si verifica la violenza e c’è bisogno di lavorare sistematicamente con le famiglie per prevenire le situazioni di violenza e lavorare su un modello di intervento.

Abstract

The phenomenon of adolescent-to-parent violence is often overlooked by family violence researchers and practitioners, there is a growing body of evidence that suggests it is widespread. This paper presents an overview of current knowledge about adolescent violence towards parents, considering issues around definition, prevalence, impacts, and the key characteristics of perpetrators. It is concluded that both clinical and justice responses are, at present, not well informed by basic knowledge of the circumstances of violence, and there is a need to work systematically with families to prevented violence situations and work to a model intervention.

Il primo approccio allo studio del fenomeno dell’AVTP (adolescent violence toward parents) è stato di Harbin e Madden (1979) che osservarono e identificarono una diversa forma di violenza familiare e la conseguente “Sindrome dei genitori maltrattati”. Sembrerebbe non esistere una spiegazione unica e definitiva per la violenza verso i genitori, ma piuttosto risulta necessario focalizzarsi su una serie di dinamiche sfaccettate e interconnesse che contribuiscono a questo comportamento (Cottrell 2001). Queste dinamiche possono includere fattori biologici, psicologici e fattori sociali, così come quelli legati alla cultura giovanile (Martin, 2002), e fattori di rischio collegati con la criminalità giovanile (McLaren, 2000, 2002).

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Una delle peculiarità del fenomeno della violenza perpetrata da un adolescente verso un genitore, è che le dinamiche di potere che tipicamente esistono all’interno delle famiglie sembrano invertirsi rapidamente, i ruoli e i confini relativi alla relazione genitore-figlio risultano essere disfunzionali, confusi e labili e quindi non rispettati da entrambe le parti. Se da una parte possiamo pensare che questo tipo di comportamento sia relativamente comune, dall’altra sappiamo che questa forma di violenza risulta essere quella meno compresa e meno probabile ad essere riportata (Barnett, Miller-Perrin, & Perrin, 2011; Holt, 2016; Walsh & Krienert, 2007).

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Gallagher (2004) ha suggerito che questo può essere il risultato della natura generalmente meno grave delle lesioni, del minore impatto che la violenza ha sulla relazione e della tendenza, di questa tipologia di violenza rispetto alle altre, ad essere temporanea. Inoltre come in molte situazioni di violenza familiare, la vittima si mostra accomodante, tende a minimizzare gli eventi e rimandare la richiesta di aiuto sia per sé stesso sia per il figlio; spesso questa tendenza del genitore a minimizzare l’abuso è la risultante di una condizione di riflesso del pensiero comune sociale che vede il comportamento dell’adolescente come unicamente frutto di un’inadeguatezza genitoriale (Gallagher, 2008; Walsh & Krienert, 2007).

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La risposta, o la mancanza di risposta, da parte del sistema giudiziario può anche lasciare che i genitori si sentano responsabili e dare il messaggio che non ci siano gravi conseguenze per questo tipo di violenza (Routt & Anderson, 2011). È stato osservato che anche la paura dei genitori può portare a modelli malsani di relazione in cui il genitore accoglie le richieste irragionevoli dell’adolescente come, per esempio, non dirlo a nessuno o non cercare assistenza (Holt, 2016). Nella misura in cui i cicli di vittimizzazione, per esempio il maltrattamento infantile o l’esposizione alla violenza domestica, portano alla successiva perpetrazione, possiamo considerare l’esposizione alla violenza familiare come un importante fattore di rischio (Baker & Jaffe, 2003), Routt e Anderson (2011) riportano che circa il 53% degli autori di AVTP hanno assistito a violenze familiari e il 38% è stato vittima di abusi fisici.

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Gli adolescenti che hanno sperimentato la violenza all’interno delle mura domestiche, sin dall’infanzia, con molta più probabilità impareranno a vedere la violenza come un mezzo legittimo per risolvere i conflitti e sfogare i complessi contenuti emotivi. Ci sono anche prove per suggerire che quando c’è violenza tra i genitori e/o i genitori sono violenti nei confronti un giovane, c’è un rischio maggiore che il giovane diventi violento verso il suo o il suo genitore (Bobic, 2004; Ulman & Strauss, 2003). E’ stato osservato come determinati vissuti sembrerebbero avere un impatto e una correlazione maggiore con lo sviluppo dell’AVTP.

Uno studio di Edwards (2010) ha evidenziato come è più probabile che l’AVTP sia correlata all’esperienza di abuso infantile piuttosto che alla violenza familiare assistita, nonostante la presenza della correlazione AVTP ed esperienza di violenza familiare. I fattori individuali identificati come potenzialmente correlati all’AVTP includono: deficit nel controllo degli impulsi, nelle abilità di coping; disregolazione emotiva; difficoltà nel locus of control esterno; problematiche nell’area delle abilità sociali e deficit dell’autostima (Routt & Anderson, 2011). Diversi studi hanno osservato negli adolescenti che perpetravano violenza verso i genitori la presenza di disturbi psicopatologici, come la schizofrenia o il disturbo post-traumatico da stress o condizioni come l’abuso di alcol e droghe o l’esposizione frequente e continua a coetanei che usano la violenza a casa in modo rilevante.

In particolare, uno studio di Routt e Anderson (2011) suggerisce che circa il 39% degli autori di AVTP hanno un disturbo psicologico diagnosticabile. Kennair e Mellor (2007) hanno anche notato che una bassa tolleranza alla frustrazione, e in generale un comportamento oppositivo e aggressivo sono più elevati negli adolescenti che perpetrano l’AVTP.

Bibliografia

Barnett, O., Miller-Perrin, C.L., & Perrin, R. (2011). Family Violence Across the Lifespan: An Introduction. California: Sage Publications.

Baker, L.L., & Jaffe, P.G. (2003). Youth Exposed to Domestic Violence. London: Centre for Children & Families in the Justice System.

Bobic, N. (2004). Adolescent Violence Towards Parents. Australian Domestic and Family Violence Clearinghouse.

Cottrell, B. (2001). Parent abuse: The abuse of parents by their teenage children. Ottawa, ON, Canada: Health Canada.

Edwards, J. (2010). A lesson in unintended consequences: How juvenile justice and domestic violence reforms harm girls in violent family situations (and how to help them). University of Pennsylvania Journal of Law and Social Change.

Gallagher, E. (2004). Parents victimised by their children. Australian and New Zealand Journal of Family Therapy, 25(1), 1–12.

Gallagher, E. (2008). Children’s Violence to Parents: A Critical Literature Review, Master of Social Work Thesis, Monash University.

Harbin, H. T., & Madden, D. J. (1979). Battered parents: A new syndrome. American Journal of Psychiatry, 136, 1288–1291

Holt, A. (2016). Working with Adolescent Violence and Abuse towards Parents: Approaches and Contexts. New York, USA: Taylor and Francis.

Kennair, N., & Mellor, D. (2007). Parent abuse: A review. Child Psychiatry and Human Development, 38, 203–219.

Martin, L. (2002). The invisible table: Perspectives on youth and youthwork in New Zealand. PalmerstonNorth: Dunmore Press.

McLaren, K. (2000). Tough is not enough: Getting smart about youth crime: A review of research on what works to reduce offending by young people. Wellington: Ministry of Youth Affairs.

McLaren, K. (2002). Building strength: Youth development literature review. Wellington: Ministryof Youth Affairs.

Routt, G., & Anderson, L. (2011). Adolescent violence towards parents. Journal of Aggression, Maltreatment and Trauma, 20, 1–18.

Ulman, A., & Straus, M.A. (2000). Violence by Children Against Mothers in Relation to Violence between Parents and Corporal Punishment by Parents. Durham: Family Research Laboratory, University of Hampshire.

Walsh, J.A., & Krienert, J.L. (2007). Child-parent violence: An empirical analysis of offender, victim and event characteristics in a national sample of reported incidents, Journal of Family Violence, 22, 536–574

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