La peggior serial killer d’Australia?
La scienza al servizio della verità (prima parte)

Recentemente è stato pubblicato su Nature (1) un articolo riguardante il caso di Kathleen Folbigg. La signora Folbigg, soprannominata la peggior serial killer donna d’Australia, è stata condannata a 40 anni di carcere con l’accusa di aver ucciso i suoi 4 figli. L’inchiesta è iniziata nel 1999 dopo la morte della figlia di 18 mesi. L’autopsia non ha rilevato prove di traumi, alcol o droghe ma solo un’infiammazione cardiaca. Quello che pero’ ha mosso i sospetti della polizia è stato il fatto che anche gli altri tre figli di Kathleen erano morti di SIDS (Sindrome della morte improvvisa del lattante). Nel 2003 Folbigg è stata condannata per l’omicidio dei suoi quattro figli. Vista la mancanza di prove fisiche, l’intero caso si è basato su prove circostanziali e sull’improbabilità di SIDS per tutti i figli. Nel 2018 un gruppo di scienziati ha iniziato a raccogliere delle prove che suggerivano una spiegazione alternativa per le suddette morti, attribuendo almeno due delle stesse ad un difetto genetico.

Nel mese di novembre l’A.I.P.C. organizza la Campagna di prevenzione “I delitti familiari”. La campagna è dedicata alla prevenzione dei comportamenti violenti e ai loro potenziali autori, in particolare ai loro partner, parenti, avvocati, operatori delle forze dell’ordine, medici e psicologi. Numerosi casi di violenza, omicidi e suicidi in Italia sono stati sottovalutati anche dalle strutture private o pubbliche preposte alla salute e alla giustizia. Se notate cambiamenti di umore, eccentricità, impulsività, aggressività non esitate a contattare:

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La prima inchiesta del 2019 non è riuscita a revocare la condanna; tuttavia, questo mese (novembre 2022) i ricercatori presenteranno nuove prove ad una seconda inchiesta. Il giudice che guiderà la procedura ha acconsentito all’Australian Academy of science di Canberra il ruolo di consulente scientifico indipendente. I 4 figli di Kathleen sono morti durante un periodo di 10 anni. Caleb aveva solo 19 giorni, Patrick 8 mesi, Sarah aveva 10 mesi ed infine Laura aveva 18 mesi. Al tempo della condanna casi molteplici di SIDS erano guardati con forte sospetto; ciò era anche dovuto al pediatra Meadow che nel 1997 aveva reso popolare l’idea che “una morte improvvisa di un bambino è una tragedia, due sono sospette, 3 sono omicidio”.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C.   
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Tuttavia, negli anni precedenti al processo, diversi scienziati avevano presentato i loro dubbi rispetto alla teoria. Meadow è stato poi radiato dall’albo nel 2005 per una falsa testimonianza in un caso che riguardava un’altra madre accusata di omicidio. Nel caso di Folbigg, come precedentemente accennato, erano state presentate prove circostanziali, ovvero dei diari dell’accusata nei quali raccontava di sentirsi in colpa per le sue mancanze come madre. L’accusa aveva anche ricevuto supporto dal marito di Kathleen che, dopo aver letto i diari, si era convinto della sua colpevolezza. Folbigg ha continuato a sostenere la sua innocenza negli anni e nel 2018 il suo avvocato ha annunciato che ci sarebbe stata una revisione della sua condanna sulla base di nuove prove quali la presenza di numerose morti inaspettate all’interno della famiglia dell’accusata.

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Sono stati richiesti 2 Crediti di cui 1 in Deontologia al COA di Salerno (in accreditamento)

Per preparare l’inchiesta gli avvocati di Kathleen hanno coinvolto la dottoressa Vinuesa, genetista, per far analizzare il DNA di Katheleen. Insieme ad un collega la dottoressa ha osservato che Katheleen era portatrice di una mutazione del gene CALM2. Gli esseri umani hanno tre geni che riguardano la calmodulina, una proteina coinvolta nel controllo della concentrazione di calcio nelle cellule. Le mutazioni di questi geni sono estremamente rare e sono collegate a problemi cardiaci. È stato così creato un gruppo per investigare tutto questo. Il gruppo è riuscito ad ottenere un campione del DNA dei 4 bambini, due dei quali mostravano la stessa mutazione del gene CALM2. Per capire se una variazione genetica porta ad una malattia i genetisti controllano vari aspetti, quali: se la variazione è rara, se ci sono manifestazioni cliniche di malattie nelle persone che presentano la mutazione e se gli studi su cellule o roditori confermano che la mutazione ha un effetto patogeno sul funzionamento delle proteine e della salute.

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Ognuna di queste prove può essere utilizzata per valutare la mutazione genetica lungo una scala da benigno a patogeno (2). Il gruppo di genetisti si è diviso in due gruppi che hanno portato avanti separatamente la loro analisi. Il primo dei due gruppi, con base a Sidney, ha riscontrato un totale di nove mutazioni genetiche nella famiglia Foggins, presenti in diverse combinazioni in Katheleen e nei quattro figli.
Il secondo gruppo, basato a Canberra, ha portato avanti un’analisi simile. La sovrapposizione dei risultati è stata buona, entrambi i gruppi hanno identificato importanti mutazioni su due geni: CALM2 e MYH6. La seconda squadra ha inoltre osservato una mutazione nel gene IDS, coinvolto in un disturbo metabolico.

Bibliografia

  1. Phillips, N. Trials of the heart. Springer Nature, vol. 611. 2019-2023 (2022)
  2. Richards, S. et al. Genet. Med. 17. 405-424 (2015)

La seconda parte sarà pubblicata nei prossimi giorni.

Articolo a cura dell’AIPC Editore
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