LA MASCHERA

Progetto La violenza di genere che non degenera

LA Maschera

«Tutto ciò che è profondo ama la maschera; le cose più profonde hanno per l’immagine e l’allegoria perfino dell’odio. (…) Ogni spirito profondo ha bisogno di una maschera: e più ancora, intorno a ogni spirito profondo cresce continuamente una maschera, grazie alla costantemente falsa, cioè superficiale interpretazione di ogni parola, di ogni passo, di ogni segno di vita che egli dà.»  (cit. F. Nietzsche)

La maschera ha la funzione fondamentale di fornire una identità a chi la indossa. È un’identità “altra” forse più palesata, più netta e più adatta, secondo chi la indossa, a soddisfare le esigenze sociali o comunitarie che la cultura ci impone. Non è però totalmente “altro “da noi ma è piuttosto l’estremizzazione di una particolare caratteristica della nostra personalità. Non a caso la parola persona in latino, derivandolo dal greco pròsopon, vuol dire maschera! Secondo lo psicoanalista C. G.  Jung essa non nasconde ma rivela aspetti della personalità tenuti nascosti da chi la indossa quindi non assume il significato di falsità o di manipolazione ma piuttosto di identificazione di alcuni aspetti di sé che si palesano. Il rischio è la totale atrofizzazione della maschera che può portare a livelli estremi e totalizzanti quel particolare aspetto che essa esprime di noi, rendendolo il solo e l’unico legittimato ad esprimersi. È qui che allora la maschera diventa la nostra gabbia e i ruoli si invertono: la maschera diventa Noi e Noi diventiamo la maschera. Essa è anche un mezzo ambiguo dietro la quale la verità ama nascondersi per salvaguardare la propria profondità ( Nietzche; Al di là del bene e del male) ma che al tempo stesso noi indossiamo per tacere il resto ed allora diventiamo tante Colombina, tanti Arlecchino e tanti Pulcinella e a questo punto… “ Che lo spettacolo abbia inizio!”. Accade così che diventiamo quell’ Uno, Nessuno e Centomila che la splendida opera pirandelliana descrive superbamente.

Siamo Uno: come noi ci vediamo;

Siamo Centomila: come gli altri vedono noi;

Siamo Nessuno: quando ci accorgiamo che ciò che si pensa di essere e ciò che gli altri pensano che noi siamo non è la stessa cosa, quando cioè la propria realtà non è valida sia per sé che per gli altri, ma assume una dimensione per sé e un’altra per ciascuno degli altri; vi è quindi un divario tra soggettività ed oggettività.

Accettare e consapevolizzare che quella è la Nostra splendida maschera ed aver ben presente che dietro di essa ce ne sono molte altre, intercambiabili, che possono dar vita alla Nostra “commedia dell’arte”, perché Noi stessi possiamo essere gli attori, sceneggiatori e registi dello spettacolo più reale e affascinante in assoluto che è quello della Nostra vita!

Dott.ssa Pamela Cirilli, psicologa, danza-movimento-terapeuta. Collabora con l’A.I.P.C.

Chiunque stesse vivendo o avesse vissuto una o più relazioni disfunzionali e/o violente e volesse consapevolizzare di essere (o non) portatore di traumi/ferite relazionali non elaborate probabilmente trasmesse da una o più generazioni precedenti e volesse interrompere tale trasmissione transgenerazionale auspicando per se e per le prossime generazioni di vivere relazioni “libere” può contattare telefonicamente il numero 0644246573 dal lunedì al venerdì ore 09:00/19:00, il numero 3924401930  festivi e fine settimana ore 12:00/16:00 oppure inviare una mail a info@offender.eu.

Scarica la APP Offender da Google Play o APP Store.

È possibile contattare il centro di ascolto ed orientamento via mail all’indirizzo info@offender.eu e via telefono dal lunedì al venerdì con orario 09:00/19:00 al numero 0644246573, nei giorni festivi, fine settimana e nel mese di agosto con orario 12:00/16:00 al numero 392 440 1930.

Riproduzione riservata AIPC Editore 2019

Al momento è in atto il progetto “La violenza di genere che non degenera” vincitore del bando finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari Opportunità. I finanziamenti permettono di offrire il protocollo A.I.P.C.© a tutte le persone colpite dalla violenza, in particolare i presunti autori di violenza e stalking. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Questo sito utilizza cookies per offrirti una migliore esperienza. Continuando a navigare nel sito assumeremo che tu abbia accettato la privacy policy.