Psicologia e cinema: Il talento di Mr. Ripley: la disintegrazione del falso sé (prima parte)

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Il talento di Mr. Ripley: la disintegrazione del falso sé (prima parte)

New York, 1958. Tom Ripley è un giovane all’apparenza timido e insicuro, un gentleman educato e rispettoso. Sembra vivere una vita fatta di sorprendenti “coincidenze”. Durante uno dei suoi lavoretti, grazie al suo talento che rivela sin da subito: “fare firme false, dire bugie, impersonare praticamente chiunque”, ottiene un nuovo incarico: convincere il figlio di un ricco industriale, fuggito dalle responsabilità di un cognome importante, a ritornare a casa. Inizia così un viaggio tra le inconfondibili bellezze paesaggistiche italiane, dove iniziamo a conoscere gli aspetti più profondi di Mr. Ripley.  Con un atteggiamento servizievole di fastidiosa accondiscendenza prova, con successo, a guadagnare la fiducia e l’amicizia di Dickie Greenlaf. 

Ma in alcuni piccoli gesti e nei momenti più intimi e solitari trasuda la frustrazione e l’invidia di Tom verso Dickie che, in poco tempo, si trasformeranno nell’universo patologico del protagonista, in attrazione erotica e possessività.  Tom rivela, infatti, i tratti tipici di una  personalità psicopatica (antisociale), borderline, narcisistica e dipendente. Il suo bisogno di impersonare sempre qualcun altro, cela un vissuto di vuoto interiore, si racconta: “è meglio essere un falso qualcuno che un’autentica nullità”, rivelando la mancanza di un’immagine stabile relativa a chi è e chi vorrebbe diventare. Il mondo interno di Tom sembra quindi essere soggettivamente vuoto e ne  fuoriesce l’estrema dipendenza dagli eventi esterni per il mantenimento dell’autostima. Il continuum psicopatico teso nella direzione borderline-psicotica rivela un fallimento di base dell’attaccamento umano, e il ricorso a difese molto primitive (Kernberg, 1984), nonostante Tom sembra essere in grado, puntualmente, di adattarsi e inserirsi nella società, anche se sotto false identità. Trascuratezza, abbandono, perdita, separazione, insicurezza e caos caratterizzano l’infanzia delle persone antisociali. Tutto ciò mina la normale fiducia nei sentimenti originari di onnipotenza e nella capacità degli altri di proteggere il giovane Sé; la mancanza di un senso di potere nei momenti evolutivi appropriati costringe alla ricerca continua di conferme della propria onnipotenza, fino alla fine, infatti , Mr. Ripley mantiene una fredda fantasia di onnipotenza che gli permetterà di convincere sé stesso, riuscendo poi anche con gli altri, della potenza del suo controllo.

Fine e acuto è il processo manipolatorio che attiva per inserirsi come ‘terzo fisso’ nella relazione tra il giovane rampollo e la sua compagna Marge, che apparirà inizialmente come un poetico ed eccitante ménage à trois. Tom inizia a sentirsi messo da parte quando entra in scena Fred, uno storico amico di Dickie, che, grazie a un distacco narcisistico e un atteggiamento superficiale e spocchioso, riesce a mettere a fuoco il teatrino di manipolazione di Mr. Ripley. Dickie riattiverà il nucleo patologico di Tom: attacchi all’autostima, negazioni e rifiuti: la sensazione del ‘non controllo’ dell’altro, scatena un’angoscia abbandonica, impensabile, che si palesa quando Dickie inizia ad essere più chiaro sul loro rapporto e sui programmi futuri, che non prevedevano la sua presenza. Tutto ciò susciterà in lui un’ira violenta incontrollabile del tipo: ‘se mi abbandoni, ti uccido’. Abbracciato alla sua vittima inerme, percepiamo il riemergere di un dolore passato che spinge Tom a riattivare la stessa dinamica patologica da cui sembrava volersi allontanare attraverso l’amore e il controllo di Dickie.

L’Associazione Italiana di Psicologia e Ciminologia ti invita a parteciapre ad uno studio on – line –  Esperti in violenza: competenze o genere? Lo studio è rivolto all’intera popolazione adulta. Quindi se fosse possibile ti chiediamo di aiutarci a diffondere il questionario tra amici, familiari e conoscenti. Puoi compilare il questionario cliccando sul link https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdJBXkC4_hQPLNP1rGjf9xcPElEKOt0tu2QjNsC6AxYXAHxfA/viewform?usp=sf_link

Questo articolo rientra nelle attività del progetto “La violenza di genere che non degenera”, vincitore del bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità (2017), per il finanziamento di progetti volti alla prevenzione e contrasto della violenza verso le donne anche in attuazione della convenzione di Istanbul – Linea C) Programmi di trattamento degli uomini maltrattanti.

Coronavirus, l’associazione che cura gli uomini violenti: «Rischiamo di non riaprire» https://www.corriere.it/cronache/20_aprile_29/coronavirus-l-associazione-che-cura-uomini-violenti-rischiamo-non-riaprire-41b4bd90-8928-11ea-8073-abbb9eae2ee6.shtml?&appunica=true&fbclid=IwAR0xRfQ8wVh4GAKuBMUSYJ8ayVF6fE8gDCM69XcoGhfTEN10rooeLzAXkNQ

Centro Italiano trattamento delle relazioni violente https://www.offender.eu/news/Centro-Presunti-Autori-Centro-Italiano-trattamento-delle-relazioni-violente-.html

Centro Presunti autori di violenza e stalking https://www.offender.eu/news/Centro-Presunti-Autori-Offender:-Centro-Presunti-autori-di-violenza-e-stalking.html

Psicologia a Cinema: Il lato positivo (prima parte) https://www.offender.eu/articoli/Delitti-Familiari-Psicologia-e-cinema:-Il-lato-positivo-(prima-parte).html

Una mentalità abusante: La lettura Bancfroftiana (prima parte) https://www.offender.eu/news/campagna-noirestiamoattivionline-Una-mentalit%C3%A0-abusante:-La-lettura-Bancfroftiana-(prima-parte)..html

Brava persona, bravo ragazzo e violento omicida. (prima parte). https://www.offender.eu/articoli/Centro-Presunti-Autori-Brava-persona,-bravo-ragazzo-e-violento-omicida.-prima-parte.html

Brava persona, bravo ragazzo e violento omicida. La matrice della manipolazione https://www.offender.eu/articoli/Centro-Presunti-Autori-Brava-persona,-bravo-ragazzo-e-violento-omicida.-La-matrice-della-manipolazione.html

Rifiuto tossico. Stalker e trattamento: prigione o terapia – prima parte https://www.offender.eu/articoli/Centro-Presunti-Autori-Rifiuto-tossico.-Stalker-e-trattamento:-prigione-o-terapia—prima-parte.html

Sintesi Workshop: “La centralità del trattamento delle persone violente per una efficace prevenzione” (ultima parte) https://www.offender.eu/news/-Sintesi-Workshop.-La-centralit%C3%A0-del-trattamento-delle-persone-violente-per-una-efficace-prevenzione.-ultima-parte.html

Il con-tatto ai tempi del coronavirus. (ultima parte) https://www.offender.eu/articoli/Delitti-Familiari-Il-con-tatto-ai-tempi-del-coronavirus.-(ultima-parte).html

Il profilo di comunità e delle persone violente ai tempi del coronavirus. https://www.offender.eu/articoli/Generale-Il-profilo-di-comunit%C3%A0-e-delle-persone-violente-ai-tempi-del-coronavirus..html

Le relazioni violente, in una società draconiana, ai tempi del coronavirus https://www.offender.eu/articoli/Centro-Presunti-Autori-Le-relazioni-violente,-in-una-societ%C3%A0-draconiana,-ai-tempi-del-coronavirus.html

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Filmografia

Il talento di Mr. Ripley (The Talented Mr. Ripley), A. Minghella, Stati Uniti d’America, 1999

Bibliografia

Habimana, E. & Masse, L. (2000). Envy manifestations and personality disorders. European Psychiatry, 15 (Supp. 1)

Kernberg, O. F. (1984). Disturbi gravi della personalità, Boringhieri, Torino

Ronnigsram, E. F. (2016). La personalità narcisistica. Verso una comprensione clinica integrata, Franco Angeli, Milano

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