Campagna #noirestiamoattivionline Una mentalità abusante. La lettura Bancfroftiana (nona parte) Il comportamento di un’abusante donna lesbica e un abusante uomo è quello di usare l’omosessualità del partner contro di lei/lui. Quando è arrabbiata/o potrebbe minacciare di dire ai suoi genitori della loro relazione o di fare outing per lei/lui chiamando il suo posto di lavoro. L’abusante dello […]
Campagna #noirestiamoattivionline Una mentalità abusante. La lettura Bancfroftiana (ottava parte). La separazione dovrà essere abbastanza lunga da motivarlo a cambiare, ciò che potrebbe scuoterlo è la consapevolezza che la sua partner potrebbe vivere davvero senza di lui. Una separazione troppo corta, invece, potrebbe essere considerata da lui come prova che la partner non può stare sola, e quindi non […]
Campagna #noirestiamoattivionline Una mentalità abusante. La lettura Bancfroftiana (settima parte). La psicoterapia si concentra sui sentimenti dell’uomo, cercando di fornire empatia e supporto, non importa quanto disfunzionali siano questi atteggiamenti che danno vita a questo genere di sentimenti. I sentimenti di cui si discute riguardano quelli del partner e dei figli, ma non quelli dell’abusante. La psicoterapia prevede poche […]
Campagna #noirestiamoattivionline Una mentalità abusante. La lettura Bancfroftiana (sesta parte). Se egli si impegnerà nel processo di cambiamento, prenderà seriamente la vittima quando quest’ultima espone le sue preoccupazioni, riconoscendo dunque la necessità di continuare a lavorare sui suoi atteggiamenti e sulle sue abitudini. Se invece egli si mostrerà impaziente o critico nei confronti della vittima, dopo che quest’ultima abbia […]
Campagna #noirestiamoattivionline Una mentalità abusante. La lettura Bancfroftiana (quinta parte). Gli uomini che fanno progressi significativi in questo progetto sono quelli che sono consapevoli che la loro partner li lascerà sicuramente se non decidono seriamente di cambiare, o che si trovano in libertà vigilata, dunque costretti ad affrontare la propria abusività.In sintesi, la motivazione iniziale al cambiamento è […]
Campagna #noirestiamoattivionline Una mentalità abusante: La lettura Bancfroftiana (quarta parte) L’uomo in alcuni casi, tende a tradire la propria partner e nonostante la accusi di tradimento, sembra poco interessato alla fedeltà ed al rispetto della donna, piuttosto al suo possesso. Tali atti violenti vengono messi in atto con lo scopo di incutere terrore nella donna e di ferirla, così da […]
Campagna #noirestiamoattivionline Una mentalità abusante. La lettura Bancfroftiana (terza parte). Ci troviamo davanti ad una duplicità, da una parte il bambino prova un forte odio verso un padre abusante, fisicamente spaventante, mentre dall’altra si trova una figura idealizzata, con il conseguente rivolgere verso di sé o verso la madre la colpa degli abusi e dei litigi. Succede spesso che […]
Campagna #noirestiamoattivionline Una mentalità abusante. La lettura Bancfroftiana (seconda parte). Nel caso della genitorialità abusante, l’uomo maltrattante sembrerebbe rimasto fissato nello stadio del narcisismo primario, in una fase in cui prevale quello che Freud ha chiamato ‘egocentrismo’ o ‘autocentrismo’, fazione opposta nel continuum all’allocentrismo, dove il soggetto si apre alla possibilità e all’incontro con l’Altro. Un altro aspetto peculiare […]
Centro Presunti Autori Una mentalità abusante: La lettura Bancfroftiana (prima parte). Le donne maltrattate spesso finiscono per dubitare anche delle loro azioni, colpevolizzandosi per le reazioni non controllate del partner. Il percorso terapeutico diviene, dunque, l’obiettivo principale al fine di far riacquisire fiducia in se stesse. Il controllo esercitato da un uomo abusante può manifestarsi […]
Campagna #noirestiamoattivionline Bravo ragazzo e violento omicida. Genitori un’impronta relazionale (seconda parte) “Con lui mi trasformavo, con il passare del tempo diventavo sempre più litigiosa perché davanti a me c’era uno spazio vuoto … quando c’era una argomento, qualcosa di cui parlare, si creava un vuoto, un’assenza, mancava la comunicazione e la condivisione, diventavo aggressiva!” […]